martedì 12 febbraio 2013

Spionaggio in onde corte - L’incredibile storia delle Numbers Stations e delle radiotrasmissioni di messaggi segreti dalla Guerra Fredda ai giorni nostri





Le cosiddette Numbers Stations sono delle trasmissioni radio in onde corte, in onda nelle più diverse ore del giorno, e con durate variabili, reperibili su molte frequenze e osservate e studiate ormai da decenni dai radioamatori di tutto il mondo. Queste trasmissioni misteriose, consistenti in voci che leggono gruppi di numeri o di lettere in alfabeto fonetico internazionale, o da segnali in codice morse o impulsi sonori, sono precedute spesso da “avvisi” di inizio trasmissione consistenti in brevi brani musicali, sequenze di lettere o scale di note, ciclicamente ripetuti a orari prefissati. Diversi studi, condotti indipendentemente da esperti di telecomunicazioni, hanno concluso che queste trasmissioni erano - e sono tuttora - impiegate da numerosi servizi per trasmettere dei brevi messaggi di testo ai loro agenti sotto copertura, operanti in altre nazioni. Le origini di questo metodo di trasmissione risalgono alla prima guerra mondiale, quando fu impiegato da parte dell’Austria Imperial Regia, mentre durante la seconda guerra mondiale fu la BBC a essere coinvolta nell’invio di radiomessaggi in codice - tramite la lettura alla radio di serie di frasi convenzionali - ai propri agenti del SOE (Special Operations Executive) e alle forze della Resistenza in vigore nei paesi occupati dalla Wehrmacht. Successivamente, negli anni della Guerra Fredda, questa tecnica di trasmissione fu usata abitualmente, con decine di Numbers Stations in onde corte usate dalla CIA statunitense, il KGB russo, il BND tedesco occidentale, l’StB cecoslovacco, l’MfS tedesco orientale, il MOSSAD israeliano… quello delle Numbers Stations fu uno dei segreti più gelosamente custoditi della Guerra Fredda se tutti questi governi, con un solo paio di eccezioni, hanno sempre negato per anni ogni legame con esse. Dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989, queste trasmissioni subirono una sensibile diminuzione. Ma negli ultimi anni, altre trasmissioni sono seguite all’emergere dei rispettivi nuovi attori geopolitici mondiali, cosicché radioamatori e ricercatori possono tornare a riempire i loro taccuini di sequenze di numeri e lettere, adesso anche in cinese, indiano, coreano… e, con ogni probabilità, operazioni segrete e manovre di destabilizzazione saranno dettate ancora per molto tempo da aspre voci femminili, recitanti litanie di numeri nell’etere, tra lo statico di scariche elettromagnetiche e carillon distorti.


In allegato, un CD Audio con 25 rare registrazioni di Numbers Stations.

F.to 14x21 orizzontale, 180 pagg., numerose ill. b/n fuori testo, Euro 26,00

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Un libro della Collana OFF TOPIC - ITALIA Storica

INFO e Ordini: E-Mail ars_italia@hotmail.com – Tel. 348 6708340

giovedì 31 gennaio 2013

Segnaliamo due nostre novità librarie: La Comune di Parigi 1871 e Il movimento dannunziano






Ulisse Barbieri 
dalle corrispondenze di 
Petrucelli della Gattina

Gli incendiari della Comune - 1871: Le stragi di Parigi e il governo di Versailles 

Ulisse Barbieri (1841-1899) fu un patriota mantovano che dalle battaglie del Risorgimento – e dal carcere – passò al nascente socialismo. Nel 1871, in sostanziale presa diretta scrisse Gli incendiari della Comune, pubblicandolo subito con l’editore Legros. Il libro sulla Comune di Parigi ha un molteplice interesse sia per la tempestività, sia per il basarsi, come dichiara il frontespizio, su “relazioni particolari” ottenute in coincidenza e subito dopo i fatti, ma soprattutto per la corrispondenza di Ferdinando Petruccelli della Gattina (1815-1890) che viene riprodotta nel volume. 

F.to 14x21, 132 pagg., alcune ill. b/n e col., Euro 16,00 



Amadeo Bordiga 

Il movimento dannunziano 

L’occupazione dannunziana di Fiume prende il periodo dal Settembre 1919 al Gennaio 1921. In tutta questa fase D’Annunzio appare come l’antagonista dei governi “neutralisti” di Nitti e Giolitti, e il campione del nascente movimento fascista, che si pone alla testa dell’agitazione a suo favore in Italia. Da qualche tempo si tende a combinare il contesto scapigliato dell’impresa fiumana con altre scapigliature fiorite assai più tardi e in contesti ideali tutt’affatto differenti, come a volergli conferire una interessata “rispettabilità”. Ancor più vistosamente ciò è accaduto per il Futurismo, annesso anima e corpo alle opzioni ideologiche del momento. L’interpretazione “a caldo” che Amadeo Bordiga – fondatore del Partito comunista d’Italia – dà dell’“impresa” fu del tutto differente e, dal suo punto di vista di critico radicale, non esitò ad ancorarla al “democraticismo riformista” il che, come scrisse Franco Livorsi in uno studio del 1976 che rimane a tutt’oggi una delle rarissime occasioni concesse dalla cultura ufficiale a questo protagonista del XX secolo, “non sarebbe contraddetto dalla tendenza alla dittatura del ‘comandante’, ma dimostrerebbe anzi la compatibilità fra la democrazia e tale forma di governo”. 

F.to 12x17, 58 pagg., due tav. a col., Euro 10,00 

info e ordini diretti ars_italia@hotmail.com 

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 Disponibili inoltre presso Tuttostoria, Spazio Ritter e Libreria Militare (MI), Libreria Europa e Libreria Ares (RM), e altre librerie specializzate.